…le mie immagini, sovrapposte e miscelate, intarsiate le une con le altre, manipolate elettronicamente, nascoste, si rivelano poco a poco restituendo allo sguardo di chi le osserva l' emozione della scoperta, il piacere d' una seduzione fatta di coinvolgimento. L' intento è di ricreare e trasmettere non solo quella particolare atmosfera che viviamo, quella sensazione di "bombardamento" visivo e d' informazione, ma anche quel senso di smarrimento conoscitivo, di dubbio infinito su di una realtà fatta di continue smentite e sovrapposizioni, di fantasie e ricordi, come dia-proiezioni sui nostri corpi, velature e mascheramenti infiniti.

… in bianco e nero Dopo le sovrapposizioni e le compresenze, attraverso i camouflages e le trasformazioni, il divenire della metamorfosi, in questa serie, denominata degli "acrilici in bianco e nero" sono giunto a dipingere l' essenza della negazione, non il nulla, ma il suo fantasma, il suo azzerarsi tra forze uguali e contrarie. Il segno nero su bianco e viceversa: negativo e positivo, luce ed ombra… Ed è l' eterna dialettica degli opposti, dei poli inversi e attrattivi che guida il senso del lavoro. Esseri umani come bestie, oggetti come parole; sentimenti di relazione che si ricreano sulla tela annullandosi. Odio e amore, bene e male, facce della medesima medaglia, spinte vitali e mortali, assoluta causa e ragione della trasformazione perenne, sempre in divenire e pur sempre uguale a se stessa.

... Il mio fare artistico è una continua disgressione attraverso tecniche e linguaggi differenti, con particolare attenzione alla manipolazione "soft" della tecnologia. Passa con disinvoltura dal computer ai pennelli e viceversa, senza trascurare la fotografia e il design. Soggetto preferito dei miei dipinti, con certa dose di sofisticata concettualità, le icone consumate dai mass media: modelle, attori, loghi commerciali, miti del passato e cartoon, il tutto mixato con disinvoltura e ironia. Il risultato, sempre accattivante e originale, collocandosi tra Astrazione e Figurativo, sembrerebbe inserirsi nel genere Pop, ma ne sfugge la componente ideologico-anticonsumistica. Evidenziando invece connessioni linguistiche ed estetiche inattese, ne esalta la dimensione più ludica, non ultimo il valore del "recupero-riuso". In sintesi, con un neologismo anglo-francese, si potrebbe definire di genere "Trash/Chic", nel senso di rifiuto/elegante, ma anche "trés", molto/elegante...

( Guido Corazziari )